Hai mai sentito parlare di postura? Qualcuno ti ha mai detto che la tua postura non è “corretta”? A fine giornata avverti molta stanchezza in alcuni distretti corporei?
Questi sono segnali generici di una alterazione posturale. Comprendere la propria postura è il primo passaggio fondamentale per poter intervenire in maniera pratica, efficace e risolutiva.
Se hai il sospetto che la tua postura possa essere alterata e che questo comporti una serie di squilibri che riducono la tua salute e la qualità della tua vita, allora leggi questa guida per avere maggiori informazioni.
Definizione di Postura
“La postura è la parte visibile di una serie di adattamenti ed interni all’organismo che si riassumono come la posizione istantanea del corpo nello spazio e la relazione spaziale tra i segmenti anatomici su cui influiscono fattori genetici, psicoemotivi (esempio: timido sarà più chiuso), patologici, traumatici (mi sono fatto male), neurofisiologici (gestione della posizione e coscienza della posizione), biomeccanici (relazioni), esperienziali ed ambientali (situazionali), modificando così il corretto funzionamento dei recettori posturali con conseguente cambiamento degli equilibri dei sistemi fasciali, muscolare e scheletrico. Il fine ultimo della postura è il mantenimento dell’equilibrio in condizioni statiche e soprattutto dinamiche, con relativa influenza sull’ergonomia (branca che studia come gestiamo le energie) del movimento del corpo verso l’obiettivo prefisso.”
Definizione ATS (in Russo et al. 2016 Esercizio Correttivo. Catalani editore)
Prima di procedere con la descrizione delle principali alterazioni posturali è fondamentale metterti a conoscenza di una realtà di fatto con una brevissima premessa. Le alterazioni posturali si suddividono generalmente in due tipologie: quelle transitorie (paramorfismi) e quelle che non possono regredire (dismorfismi). Hanno due nomi distinti e caratteristiche diverse che possono essere riassunte come segue:
Paramorfismi Composto da Para “al di là” Morfe “forma” | Dismorfismi Deriva dal sostantivo greco “δίμορϕος” che letteralmente vuol dire deformia (alterazione della forma) |
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“sembra ma non è”. Sono dei difetti del portamento, che senza alcuna modificazione ossea, alterano l’armonico sviluppo dell’organismo. Sono quindi degli atteggiamenti che possono regredire se si interviene correttamente. | Sono delle alterazioni della struttura ossea e muscolo-legamentose che inducono posizionamenti posturali errati e non reversibili. Difficilmente regrediscono e l’intervento posturale ha lo scopo di compensare l’alterazione. |
Niente paura, la maggior parte dei casi sono paramorfismi. In ogni caso una corretta e approfondita VALUTAZIONE POSTURALE ha lo scopo di studiare questi elementi al fine di creare il miglior programma di lavoro su base individuale.
Quali sono allora le principali alterazioni dell’assetto posturale fisiologico e quali sono le caratteristiche che danno la possibilità di riconoscerli?
Le principali alterazioni posturali riferibili alla colonna vertebrale sono:
- Atteggiamento cifotico
- Atteggiamento lordotico
- Atteggiamento scoliotico
- Scapole alate
- Atteggiamento astenico
L’atteggiamento cifotico è caratterizzato da un aumento della fisiologica cifosi dorsale, il soggetto appare come se fosse gobbo e proiettato verso l’avanti.
L’atteggiamento lordotico è un’accentuazione della fisiologica lordosi lombare, il soggetto appare con la pancia in fuori e il sedere in dietro-alto.
L’atteggiamento astenico è un portamento rilassato del corpo con protrusione anteriore del capo, posteriore delle spalle, anteriore del bacino e posteriore del piede.
L’atteggiamento scoliotico è una deviazione laterale della colonna vertebrale sul piano frontale senza rotazione dei corpi vertebrali (caratteristica invece presente invece nella scoliosi vera e propria).
Le scapole alate non sono da confondere con l’atteggiamento cifotico, le scapole si presenteranno sollevate e orientate verso l’esterno, con protrusione anteriore del moncone della spalla.
Le principali alterazioni posturali riferibili agli arti inferiori sono:
- Ginocchio valgo
- Ginocchio varo
- Ginocchio flesso
- Ginocchio recurvato
- Piede pronato
- Piede supinato
Ginocchio valgo le ginocchia risultano orientate verso l’interno come se si volessero toccare.
Ginocchio varo le ginocchia risultano orientate verso l’esterno come se si volessero allontanare.
Ginocchio flesso le ginocchia risultano costantemente piegate
Ginocchio recurvato le ginocchia risultano costantemente iperestese.
Piede pronato il piede appare inclinato verso l’interno.
Piede supinato il piede appare inclinato verso l’esterno.
Se sospetti di rientrare nella casistica generale qui riportata ci sono delle cose che puoi fare ma attenzione alcune non funzionano, altre sono molto utili.
Cosa non funziona e devi assolutamente evitare:
- Il fai da te
- L’attesa e la speranza che la situazione passi da sé
- Affidarti a gente non esperta in materia
Cosa funziona e cosa puoi fare:
- Eseguire una attenta valutazione posturale con uno specialista della postura
- Cominciare un percorso di lavoro individuale sulle proprie alterazioni
- Modificare il proprio stile di vita
Sei arrivato in fondo a questa guida pratica su quali sono le principali alterazioni posturali e come riconoscerle. Adesso hai tutti gli strumenti per poter scegliere il percorso che più si addice alle tue necessità.
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